Descrizione
La Comunità Montana Vallo di Diano è un Ente locale costituito in attuazione della legge ordinaria dello Stato n.1102 del 03/12/71 e della legge della Regione Campania n.31 del 1/9/1994.
L’attività istituzionale dell’ente è disciplinata, oltre che dalle su citate norme, dalla l.142/90 quest’ultima sostituita dal D. Lgs.18 agosto 2000 n. 267, dalla l. 97/94 (legge sulla montagna) e dalle norme dello Statuto dell’Ente.
La Comunità è costituita dai comuni montani e parzialmente montani della provincia di Salerno: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano.
Essa si propone di eliminare gli squilibri di natura sociale ed economica tra le zone montane e il resto del territorio nazionale; si interessa della difesa del suolo e della protezione della natura, dell’esecuzione di opere pubbliche e di bonifica montana al fine di dotare i territori montani delle infrastrutture e dei servizi civili idonei a consentire migliori condizioni di abitabilità ed un adeguato sviluppo economico.
Si occupa dell’incentivazione di una nuova economia montana integrata e di iniziative economiche idonee alla valorizzazione di ogni tipo di risorse attuali e potenziali, dell’assegnazione a favore delle popolazioni delle Comunità Montane degli strumenti necessari ed idonei a compensare le condizioni di disagio derivanti dall’ambiente montano; infine, si pone l’obiettivo di migliorare il livello di preparazione culturale e professionale delle popolazioni montane.
Alla Comunità Montana viene affidato il compito di adottare piani pluriennali, di realizzare opere ed interventi, e di individuare gli strumenti necessari a perseguire gli obiettivi necessari allo sviluppo socio-economico.
Successivamente, la legge 97/94 ribadisce che la Comunità Montana è la struttura portante della politica di sviluppo e valorizzazione dei territori di sua pertinenza.
La Comunità Montana diventa promotrice della valorizzazione delle zone montane attraverso l’esercizio associato delle funzioni proprie dei Comuni e di ogni altra funzione ad essa delegata dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni.
Il lavoro di programmazione svolto dalla Comunità Montana consiste nell’elaborazione del Piano pluriennale di sviluppo socio-economico e territoriale attuato attraverso i programmi annuali operativi e si configura come strumento di pianificazione comprensoriale finalizzato ad indirizzare le scelte operative degli enti locali appartenenti alla Comunità Montana e a coordinare le iniziative locali compatibili proposte dai singoli comuni.
I piani pluriennali di sviluppo socio-economico hanno come finalità principale il consolidamento e lo sviluppo delle attività economiche e il miglioramento dei servizi; essi, inoltre, individuano le priorità di realizzazione degli interventi di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente mediante il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale, l’uso delle risorse idriche, la conservazione del patrimonio monumentale, dell’edilizia rurale, dei centri storici, e del paesaggio rurale e montano da porre a servizio dell’uomo ai fini dello sviluppo civile e sociale. Le previsioni di intervento per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente, mediante il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale e l’uso delle risorse idriche, sono coordinate con i piani di bacino previsti dalla legge n. 183 del 18 Maggio 1989.
Gli interventi speciali per la montagna sono definiti secondo quattro profili principali:
- Territoriale, mediante formule di tutela e di promozione che tengano conto del loro valore naturalistico con riferimento allo sviluppo del sistema dei trasporti e della viabilità locale.
- Economico, per lo sviluppo delle attività economiche presenti sui territori montani da considerare aree depresse.
- Sociale, mediante la garanzia di adeguati servizi per la collettività.
- Culturale e delle tradizioni locali.